sabato 30 settembre 2017

Campionati di Ciclo Meccanica, VIII Trofeo Sheldon Brown

Dopo la partecipazione come fotografo (unofficial, come sempre) per i Campionati di Ciclomeccanica del 2 ottobre 2016 mi è stato chiesto di scrivere un pezzullo per Polvere e secondo voi potevo dirgli di no?! La sera stessa mi ci sono messo, continuandolo la mattina dopo, e poi una volta inviato era... troppo lungo! Urgh! Al che dopo qualche taglio e ritaglio rimandandolo andò bene, anche se poi effettivamente non so se fu pubblicato o meno, ma in questa pagina vi propongo l'articolo completo:

I need to build my bycicle, I need to fix my bike.

Campionati di Ciclo Meccanica, VIII Trofeo Sheldon Brown al BoPo di Ponteranica (Bg) organizzato da Pedalopolis.


22 Squadre di ciclomeccanici provenienti da Bergamo, Brescia, Milano, Gallarate ma anche dalle ben più lontane Bologna, Rimini e Pavia si sono sfidate per resuscitare piccoli e grandi rottami e trasformarli in biciclette belle, solide e funzionanti (quasi tutte) battute poi all'asta per beneficenza! 
Una lunga giornata quella di domenica 2 ottobre, iniziata verso le 10 sotto una fastidiosa pioggia con la registrazione delle squadre e, un'ora dopo, con la corsa delle stesse per accaparrarsi il telaio ed i pezzi per assemblare la due ruote. La manifestazione si è svolta al chiuso, negli spazi della bocciofila, anche se nel pomeriggio il sole ha graziato i lavoratori... ma oramai tutto era iniziato con un tetto sopra la testa e nello stesso luogo doveva terminare.
Ore di sorrisi e nubi mistiche provocate da carta vetrata e bombolette, mani ingrassate e sapore di metallo, birra, pizza e mozziconi. Durante questa corsa all'ultimo pezzo c'è chi si è ritrovato alla partenza con degli infami catorci ed è riuscito con ingegno e duro lavoro a renderli irriconoscibili, piccanti, disegnati ma soprattutto funzionali. Una ruota dopo l'altra è stata pulita, ogni raggio raddrizzato con precisione, ogni catena ingrassata con amore... e poi manubri segati, freni tagliati e smussati, pedali riassemblati e tanta, tanta complicità. Già, perché i campionati non sono una gara alla vittoria, ma prima di tutto un modo per mettere alla prova le proprie abilità nella sistemazione dell'amato mezzo di trasporto, e fratellanza con chi condivide la stessa mentalità: la bici può salvare il mondo, lo recitano tante magliette. Che sia l'utopia di un mondo più pulito, senza mezzi a motore e meno inquinamento, o la "semplice" ribellione contro un sistema di consumismo e gara all'accumulo di inutilità, più di cento persone hanno faticato e sudato, sorridendo l'uno all'altro, respirando come un solo unico polmone. Come un coro, talvolta musicato da chiavi inglesi fuori tempo, hanno cantato per dire ancora una volta che loro ci sono e sono uniti, che non importa la lontananza o qualche assurda differenza; hanno cantato per dire ancora una volta che la bici salva, ha salvato e salverà. Salva i giovani dalla strada. Salva il portafogli. Salva dallo stress della coda al semaforo. Salva la vita.
Passate le 18 alcune squadre avevano già composto due o tre bici, altre stavano ancora terminando la prima, ma non si poteva tardare troppo, così dopo che gli organizzatori di Pedalopolis/Ciclostazione dei Colli/Bikefellas/Ciclostazione 42 hanno testato e valutato i mezzi ed è avvenuta la premiazione e la loro vendita. Facce imbarazzate ed improvvisati cabarettisti sono stati premiati con dei fantastici trofei ricavati da pezzi di bici saldati e riassemblati (ne avevate dubbi?), poi la serata si è conclusa con l'asta che ha fruttato la considerevole cifra di 969€!! I provenienti dalle biciclette battute all'asta andranno a finanziare i progetti del World Bicycle Relief.
Difficile descrivere l'intensa domenica in poche righe, un'aria allegra dall'inizio alla fine è traspirata dai meccanici delle varie ciclofficine e dagli appassionati partecipanti che si sono contesi svariati trofei metallici. Piccoli capolavori sono emersi dai più impensabili pezzi, dando prova della possibilità di restaurare la più sudicia bicicletta con parti usate e tanta volontà; le sapienti mani di chi crede che questo stile di vita possa fare la differenza hanno compiuto ancora una volta la loro magia. E tu, mio caro lettore, che hai terminato oramai questa umile riflessione sull'VIII Trofeo Sheldon Brown, cosa aspetti a formare una squadra per partecipare al prossimo campionato?

A presto cicloamici!

Ps.: Altre info sui campionati qui
e tutte le mie foto su Facebook QUI 

Carlo "Charlie" Capotorto.

giovedì 14 settembre 2017

Recensione di "Rapporti difficili. Storie in bicicletta e altri racconti"

Si torna alla carica, sperando che non sia soltanto una cosa passeggera! Il mio libro di racconti "Rapporti difficili. Storie in bicicletta e altri racconti" è apparso QUI con una bella recensione che inizia con un "176 pagina di racconti. Brevi e meno brevi, introspettivi e che ti faranno venire la voglia di averne di più"

Che dire, fa sicuramente piacere e magari contribuirà a vendere qualche copia in più (sempre che il libro torni disponibile con Amazon Prime, perché al momento risulta non disponibile... ma su Feltrinelli e IBS c'è, quindi non temete, tornerà presto anche su Amazon!!) seppur quello non sia il motivo per cui scrivo, anche se qualche euro in più non fa mai male visti i tempi.

Chi mi segue sa che scrivo per passione e per togliermi quelle storie dalla testa, tanto comode per un po' finché non richiedono troppo spazio; e allora diventano inchiostro. Così come spero sarà il mio prossimo libro, per il quale sono ancora in attesa di news, ma vi posso già dire che sarà una novella. Non più racconti brevi ma un'unica storia che... beh, quando sarà pubblicata, spero vi piacerà!

A presto!

Charlie