giovedì 9 marzo 2017

Sfuggevolezze

"Dovrei smetterla", disse lui. 
"Di fare che?" Ella ribattè.
"Di metterci sempre tutto il cuore che ho." 

Concluse toccandosi il petto, per sincerarsi d'aver ancora qualcosa al suo interno, e quando la mano picchiò contro l'ossuto sterno sentì immediatamente molto freddo. Inoltre, in quel preciso istante, capì che si trovava nuovamente nel vortice di sempre, e come non era la prima non sarà nemmeno l'ultima. 

Certo è che niente riesce ad occupare il pensiero come la morsa di un'attesa, quel tempo infinito durante il quale tutto si ferma ed ogni cosa pare perdere di significato perché non c'è dentro di te quel calore che speravi di vivere ancora una volta. 

Tornando a pensare alla solitudine, sopraggiunta senza un reale motivo, amari sogni tormentarono la sua notte, per farlo risvegliare sudato ed affranto. Nemmeno il sole del mattino, che filtrava attraverso la nebbia creando bagliori rosacei, riuscì a sciogliere il nodo alla gola che quasi bloccava ogni respiro.

"Domani passerà", pensò, senza però crederci davvero.

"Domani passerà".

Carlo "Charlie" Capotorto.

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