domenica 29 gennaio 2017

Lamento non consentito

Come una lucertola che perde la coda: poco dopo ricresce ed è molto simile alla precedente.


Lamento non consentito

Non è facile trovare il coraggio di parlare
quando il silenzio si presenta con più semplicità,
quando la società ci dice di esprimerci quando qualcosa non va
ma anche di non stare sempre a polemizzare.

C'è chi non è mai riuscito a tirar fuori se stesso
allontanando le scelte per aspettare il momento giusto,
ma la speranza si allontana e non vi sarà più posto
per l'ego del singolo, sempre più complesso.

C'è chi ha già moglie e figli al seguito
e porta avanti una vita vicino ad altre vite,
costruendo quella realtà senza scelte ardite
mantenendo un sentimento, anche se appassito.

C'è chi si sente sempre in difetto
perché crede di portar dentro un disagio infinito,
convinto che un nuovo amore non sarà più concepito
senza capire che può andar bene, anche se non è perfetto.

Carlo "Charlie" Capotorto

mercoledì 25 gennaio 2017

Melancholy (Malinconia) - Iniziamo il 2017 così

Questo 2017 è iniziato in maniera un poco peculiare, con i consueti alti e bassi (ma senza altissimi e bassissimi) che caratterizzano la vita un po' di tutti, e forse tutti (ma forse no) esternano il loro malessere e benessere attraverso forme diverse... questa quindi la mia. E continuano le composizioni improvvisate nella terra di Bergamo, chissà se un giorno diverranno qualcosa di più, ma intanto:


Tre fasi di malinconia: 

1) Prime avvisaglie: Ogni cosa sembra normale ma dietro la testa cominci ad avvertire uno strano senso di inquietudine, quasi di tristezza, che diventa piano piano sempre più grande.

2) A tutto gas: Ecco che la malinconia si diffonde, senza bloccarsi ad un singolo pensiero bensì espandendo il malessere ad ogni gesto e ricordo.

3) Conseguenze: Il mondo sembra essere lontano da te, unico romantico sognatore, ed anche se in fondo al cuore sai che non è così in questo momento l'altalena schizofrenica non riesce a fermarsi e lascia che soltanto i tuoi piedi possano strisciare sulla ferma terra.

Come sempre spero l'ascolto sia di vostro gradimento e... alla prossima!

Il vostro musico improvvisato,

Carlo "Charlie" Capotorto

lunedì 16 gennaio 2017

Una giornata senza pretese - Jona Editore

Buon freddo gennaio a tutti!

Ogni tanto partecipo ai contesto di Jona Editore e, come accadde per "Ogni cosa è illuminata" di qualche mese fa, anche stavolta sono arrivato tra i vincitori del contest mensile con un mio racconto breve.

Una giornata senza pretese – di Carlo Capotorto (vincitore contest)

Già prendendo tra le mani il pacchetto capì che si trattava di un maglione, ma trattenne l'espressione di sorpresa quando sollevò il dolcevita nero per mostrarlo a tutti. Ogni anno, a Natale, Mirko sopportava parenti vicini e lontani durante il consueto pranzo natalizio, ogni anno si ubriacava con suo fratello più grande e si addormentava sul divano del padre. Verso metà pomeriggio, dopo il quarto caffè della giornata, riuscì a svignarsela e rientrare a casa. Una volta raccolta la posta aprì il lucchetto di ciò che da fuori poteva sembrare la porta di un montacarichi, lanciò dentro la posta e il dolcevita, si spogliò della giacca invernale e buttò dentro anche quella; dopo di ché entrò lui stesso in quel buco di 50 centimetri di diametro. Per entrare si aggrappò ad una sbarra di metallo posta poco più sopra e...


Per leggerlo tutto andate sulla pagina Facebook di Jona Editore e continuatelo li, purtroppo non l'hanno ancora caricato sul loro sito web... spero vi piaccia!

A presto!

C.

martedì 10 gennaio 2017

Un punto di vista



Un punto di vista

Guardando negli occhi chi ha perso la speranza
può trascinare all'inferno anche l'anima più viva
o riaccendere la volontà andata solo in apparenza.

La bivalenza di un attimo vale per chiunque.

Tristemente le belle illusioni possono morire o risorgere,
i sogni di bambino riaffiorare o essere dimenticati,
le possibilità dal corpo tornare o sfuggire.

Questo è vero come ogni cosa è soggettiva,
sappiamo bene che ogniuno ha il suo punto di vista,
perché tutti cambiano il mondo, e lo fanno in prospettiva.

Così solitario è, dunque, quello di un alcolista,
che vede della gente solo il lato più scuro
e non gode appieno gli sfuggevoli attimi di gioia.