martedì 29 novembre 2016

Ricominciamo a disegnare

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Ricominciamo a disegnare - Disegni a matita 

From Bergamo with graphite.


Mi è tornata la voglia di disegnare, vedremo poi quanto durerà, ma intanto ho scansionato la lenta ripresa alla matita e, come sempre, condivido con voi la mia mente, questa volta sotto forma di grafite su carta ruvida. Spero ce ne sia qualcuno che vi piaccia e, in caso, sappiate che ne verranno altri (spero). Purtroppo le impostazioni di impaginazione in Blogger sono molto limitate per quanto riguarda le singole immagini quindi le piazzo semplicemente in fila, una dopo l'altra, anche se sarebbe molto bello scrivessi qualcosa per ogni disegno ma così 1) mi "espongo troppo io" e 2) privo voi di un pensiero costruttivo e immaginario sul "cosa sta dietro" ad ogni disegno. Che gentile vero?



Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo

Disegni a matita, Novembre 2016, di Carlo "Charlie" Capotorto di Bergamo



sabato 26 novembre 2016

As a bird, il nuovo mini album!

Come promesso ecco il nuovo album autunnale bergamasco! :) Sono felice perché questo, a dispetto degli altri, mi piace molto! Anch'esso pubblicato su Jamendo, mia piattaforma prediletta ultimamente, alla quale ho lasciato un'opzione di 2 anni per la vendita e utilizzo esclusivo delle canzoni sulle altre piattaforme in cambio di un ricavato del 50% su eventuali guadagni; non si sa mai che qualcosa salti fuori!

As a bird, musica di Carlo "Charlie" Capotorto, atmosfera jazz from BergamoIntanto anche queste note le abbiamo fatte uscire dalla mente (noi Carli parliamo al plurale...) così da liberare un po' la testa, proprio come faccio con i racconti dei libri! Non credevo fosse tanto pesante portare tutto dentro ma ho dovuto cambiare opinione... forse sono io che non ho abbastanza forza o spazio per accumulare tutta questa quantità di... non saprei nemmeno come chiamarla: malinconia, tristezza o chissà.

QUI trovate il link di Jamendo per ascoltare tutto l'album "As a bird", ma se volete scaricarlo per ascoltarlo con calma quando siete offline dovete registrarvi sul sito (registrazione gratuita) così da fare il download degli mp3.

Spero a voi piaccia come piace a me, è da ascoltare bene, con calma, senza troppe distrazioni, perché oltre alle consuete atmosfere lente e pensierose c'è anche qualche intervento jazzato che potrebbe spiazzare rendendo un po' più allegre e movimentate le canzoni.

Detto questo... buon ascolto!

Stay tuned,

Carlo "Charlie" Capotorto.


domenica 20 novembre 2016

Autumn flight, un singolo tratto da "As a bird"

Come già sapete, altrimenti ve lo dico ora, ogni tanto mi siedo al computer e faccio saltellare Garageband; solitamente quando qualcosa non va ma non è sempre così. Well, era un po' che non utilizzavo la tastiera del mio computer come tastiera musicale e, non so bene per quale arcano motivo, quel picchiettare sui tasti si è trasformato in questa roba qua che, strano a dirsi, mi piace.




Prima di un nuovo album su Jamendo passerà ancora del tempo, per ora ho solamente tre canzoni pronte per questo mio "As a bird", ma se la vena musicale continuerà non vi farò attendere troppo. 

Intanto buon ascolto e ricordatevi che sono sempre aperto a qualsiasi genere di commento quindi se avete consigli, critiche o quant'altro scrivetemi pure!! :)

Stay tuned,

Carlo "Charlie" Capotorto.

lunedì 14 novembre 2016

Un barlume di speranza - Una storia ad episodi - Parte 10 (finale)

Un barlume di speranza - PARTE 10

Un tentativo fallimentare, ma era comunque da fare. Sapeva che se non fosse partito, utilizzando le sue poche forze rimaste per cercare quel senso della vita ancora a lui sconosciuto, se ne sarebbe pentito amaramente. Purtroppo tutto ciò non servì a nulla.

"Buongiorno, parlo con la signora Lucia Gatti? Si, salve, è il capitano Cornelli che parla, mi duole informarla signora che il corpo di suo figlio Simone è stato rinvenuto senza vita sul traghetto proveniente da Barcellona questa mattina presto... è stata accertata la morte per cause naturali, non è avvenuto alcun crimine o violenza...". La madre immediatamente scoppiò a piangere ma, con una lucidità di chi già si aspetta una notizia, poco dopo organizzò il trasporto della salma del figlio. Come ogni buona mamma che si rispetti aveva intuito, quando lui era partito, che andò per fare un viaggio prima dell'ultimo viaggio, per prendere una boccata d'aria nuova prima di salutare tutti quanti. 

Un barlume di speranza, una storia ad episodi di Carlo Capotorto, parte finale."Sono partito perché ne sentivo il bisogno, perché la vita lì non riusciva più ad entusiasmarmi, con la sua routine e con le stesse facce, giorno per giorno. Non mi dava più niente, gli stessi pochi amici stavano diventando sempre più uguali a quel che non avrebbero mai voluto... e cosa potrebbe altro fare un giovane se non fare lo zaino e partire? Fermo dov'ero non riuscivo più neanche a fare un passo, non avevo stimoli né per migliorare me stesso né per cercare di salvare il mondo... si, perché tutti dovremmo salvare il mondo giusto? E non intendo salvare il mondo dalla fame o dalla miseria, intendo salvare il nostro mondo, migliorare la nostra realtà, quello che abbiamo sotto gli occhi; ed anche se è una cosa un po' egoista è vera ragazzi, se non salvo prima me stesso non posso salvare gli altri. Se sono pieno di paranoie non posso risolvere le paranoie degli altri... o magari anche si, ma poi ho sempre le mie... sono sempre più convinto che tutti dovremmo trovarci il prima possibile in una situazione difficile e trovare da soli il modo di venirne fuori o di accettarla per quella che è. 
Non so se serviranno a qualcosa queste mie righe ma sento di doverle scrivere, mi fa male tutto e mi sento stradebole, ma sono contento di quel poco di vita che ho vissuto. Anche senza diventar vecchi si può essere felici, sono stato male per tanti anni e questo mio piccolo viaggio mi ha fatto realizzare che ovunque io sia sono sempre me stesso, ma che il luogo dove aspetti la morte è importante. Il luogo e la gente. Pensare che è bastato così poco tempo per farmi tornare la voglia di fare... forse avrei dovuto farlo prima, forse avrei dovuto partire anni fa, quando sentivo dentro di me il bisogno di cambiare qualcosa... ma ormai è andata così, tornare indietro non posso, posso solo andare avanti. E vado avanti accettando la morte, perché tanto altro non posso fare. 
Forse non è ciò che pensavate, queste mie pagine non hanno ne capo ne coda, ma forse più tardi scriverò qualcosa indirizzato direttamente a tutti voi. Per ora accontentatevi di questo mio delirio, che vorrebbe essere un messaggio a chi ancora si fa problemi a seguire il proprio istinto, a fare quello che davvero vuole e non quel che è imposto da una società sempre più bisognosa. Amici miei, fate quello che vi sentite, e fatelo ora, adesso, non aspettate; più tempo aspetterete più quei sogni si faranno lontani, e nessuno ve li riporterà indietro."

Fine.

venerdì 11 novembre 2016

Tornando sempre allo stesso punto.


Tornando sempre allo stesso punto.

Quando quella cosa dentro ti mangia
togliendo a te ogni appetito,
quando tutti intorno ridono e gioiscono
ma non trovi divertimento in alcuna parola,
quando vedi la gente correre
e vorresti solo dormire...

Alzarsi al mattino perde nuovamente senso,
lasciando una voragine sempre più difficile da riempire,
ma ti senti in qualche modo obbligato a continuare.

Monotone giornate di pensieri disfattisti
e lucidi momenti di tristi discussioni,
messaggi supponenti e pressioni psicologiche;
la realtà non ti lascia in pace con te stesso,
ti costringe ad affrontarla ogni giorno.

Ricadi ancora nello stesso lago nero,
nuoti nel buio senza vedere dove vai
con il cuore che batte di paura e di freddo,
e non trovi niente a cui aggrapparti
per fermarti e riposare.

Con l'ansia d'un animale che ti morde i piedi,
o di perdere le forze e annegare nell'acqua scura,
nemmeno guardando in alto trovi il conforto della luna.

Quando vorresti che tutto cambiasse
ma niente dipende da te,
quando forse una soluzione potresti averla
ma non trovi come realizzarla,
Quando vedi uno spiraglio di luce
ma è sempre troppo lontano...

Non so ancora come si fa e ci ricado.

Carlo Capotorto.

lunedì 7 novembre 2016

Ma cos'è alla fine la felicità?


Verso fine Giugno ero un po' giù di morale per svariati motivi, mi è venuta voglia di chiedere a chi mi segue qualcosa, qualche domanda per capire cosa fosse la felicità, per me sempre molto altalenante. Una dozzina di persone mi ha risposto, ed ecco qui un piccolo riassunto e qualche considerazione:

L'età di chi ha risposto alle mie domande è compresa tra i 24 ed i 41 anni, tutti nella bergamasca e precisamente 6 in città e 6 in provincia. La maggior parte di chi ha partecipato a questo mio piccolo sondaggio lavora (anche se un paio scrivono di non essere economicamente stabili) e più della metà ha un partner.
Ora passiamo alle cose un pochino più difficili e impegnative, ci avviciniamo al personale, per cercare di capire meglio: il tempo libero va occupato in qualche modo e tutti hanno qualcosa che li tiene occupati. Le più gettonate sono uscire (camminare, correre, pedalare) e passare del tempo con gli amici, in 4 mi hanno risposto che fanno attività "creative" attraverso le quali esprimere il loro io. E solo quattro (ma non per forza gli stessi creativi) sono affermano di essere soddisfatti della loro vita, ma comunque quasi tutti cambierebbero la loro situazione lavorativa e la maggior parte di loro ci stanno già lavorando su.
Anche se al momento quasi tutti dicono di avere preoccupazioni e pensieri, molti sono delusi o hanno ricevuto grandi delusioni dalla vita, e la maggioranza dei partecipanti di questo mio piccolo sondaggio dicono di non avere molti amici reali... ma fin qui le cose non sono troppo interessanti, anzi, siamo su cose alquanto banali e non ci sono reali statistiche di persona felice perché ha un compagno/tanti amici/un bel lavoro, una dozzina di persone forse non bastano per avere delle risposte che possano dare numeri reali per capire qualcosa... ma cos'è la felicità? É spesso comparata alla serenità, al non avere preoccupazioni ed allo star bene con se stessi, la felicità è far qualcosa che ci piaccia ed essere soddisfatti dei risultati della vita.

Come non essere d'accordo? 
Certo è che la felicità non sembra possibile senza benessere o serenità, e se ci sono preoccupazioni importanti e pensieri che non ci mollano è molto difficile... ma quindi? Possiamo dire che va felicità è uno stato mentale temporaneo? O una dimensione metafisica dove tutto è soddisfazione? Possiamo essere felici anche con una malattia incurabile? O senza una casa o un lavoro? Possiamo essere felici anche se siamo soli, senza amici o famiglia? La verità è che non lo so, non l'ho ancora capito e mi chiedo se mai lo capirò.

Oggi vi saluto molto dubbioso,

bye bye.

Carlo "Charlie" Capotorto

giovedì 3 novembre 2016

Crimson Vipers (BG) vs. Breaking Bears (BER)



Forse non tutti sanno che alla palestra Italcementi sabato 1 ottobre c'è stato un incontro di roller derby tra la squadra bergamasca delle Crimson Vipers contro le berlinesi Breaking Bears e... le vipere hanno stritolato le orse 255 a 182! Supportando le vipere sono andato a fare qualche foto dagli spalti e quelle venute non troppo male sono state caricate nella gallery Facebook del mio profilo personale. Condivise e commentate sono arrivate fino alla UISP che le ha utilizzate per dare immagine al loro articolo, se volete leggerlo lo trovate qui (nell'articolo c'è anche un link diretto alla gallery Facebook per vedere tutte le fotografie caricate, qui sotto ne trovate giusto una manciata).

E niente, volevo solo dirvelo e condividere con voi la contentezza nel sapere che le mie fotografie vengono apprezzate. :)

C.


Crimson Vipers, squadra di Bergamo Roller Derby stracciano le Breaking Bears di Berlino foto di Carlo CapotortoCrimson Vipers, squadra di Bergamo Roller Derby stracciano le Breaking Bears di Berlino foto di Carlo CapotortoCrimson Vipers, squadra di Bergamo Roller Derby stracciano le Breaking Bears di Berlino foto di Carlo CapotortoCrimson Vipers, squadra di Bergamo Roller Derby stracciano le Breaking Bears di Berlino foto di Carlo Capotorto