So che non dovrei, scrivo d'impulso e poi me ne pento, ma non riesco a tener dentro quel che come il vento spinge e disturba. Dopo l'ennesima strage mi è salito il vaffanculo: a tutti voi, che purtroppo non leggerete queste parole, dedico un vaffanculo, dal cuore, dai nervi, diretto in faccia.
Infamia senza senso
Sono stanco, non è possibile,
troppo spesso le notizie di vostri attacchi,
che ammazzano e feriscono,
riempiono d'odio e di rabbia,
e colpiscono, e dividono.
Primo posto per l'infamia,
complimenti alle bandiere nere,
non ci sono parole per resuscitare
i corpi morti per la strada.
Ancora attentati, sparatorie, terrore,
tutto per uno stupido ideale religioso
che non capisco e che mai capirò.
Primo posto per l'infamia,
colpire innocenti è quel che fate,
con bombe, fucili, pistole e lame,
siete senza senso quando attaccate.
Spiegatemi perché, vi chiedo, vi prego;
anzi no, meglio non pregare nessuno
prima di venire fraintesi e presi di mira.
E lo scrivo con sincerità,
je suis tutto quel che non va,
ma smettiamola con questo teatrino,
la porcellana delle bambole ormai è crepata
e da tempo non vi crede più nessuno.
Finitela, davvero, non ha senso quel che fate,
e prima o poi pagherete per tutte quelle vite spezzate.
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