lunedì 27 giugno 2016

Manifestazione Forza Nuova & Antifascista (2014)

 Manifestazione Forza Nuova & Antifascista 

Sabato 18 Ottobre 2014, ore 14:35

Non so bene per che motivo ma oggi vorrei riproporvi ciò che mi è successo ormai due anni fa, qualcosa mi spinge a condividerlo nuovamente con voi, miei fedeli lettori.

A Bergamo due manifestazioni nello stesso giorno, alla stessa ora, una di Forza Nuova al cimitero e una Antifascista... stasera ho voglia di risotto con i funghi ma non li ho in frigorifero, già che esco faccio qualche fotografia e compro l'occorrente per la mia cenetta. Compattina carica, zainetto per la spesa e portafoglio, inforco la mia bici e mi dirigo verso il cimitero. 

Non avendo molte informazioni a riguardo delle manifestazioni mi dirigo verso il cimitero e parecchio prima spuntano i primi poliziotti, vestiti normali, sembrano lì a controllare il traffico... arrivato al piazzale mi fermo un attimo davanti al fiorista ad ammirare la fauna: svariate camionette di polizia e guardia di finanza e un gruppo di un centinaio di persone tutte vestite in jeans e maglia bianca. Sembrava di essere nel film "L'Onda" e non mi stupirei se l'idea l'avessero presa da li. Hanno anche delle bandiere bianche con un simbolo rosso, sembra un cuore, non capisco. Mi volto e appena chiedo ad un quarantenne pelato, vestito di nero e con i pantaloni negli stivaletti, capisco quanto sia stata stupida la mia domanda 

C.C.: "Scusate, ma che manifestazione è?"

Attenzione: manifestazione!
Rispondono che sono di forza nuova. Certo. Gli faccio una foto da lontano. Uno di loro fa una foto a me. La polizia mi guarda. Decido di andarmene. Sono quasi le 14.50 e nessuno si muove. Lungo il viale del cimitero altre camionette con personaggi dalla faccia incazzata e tenuta antisommossa. Mi dirigo verso Piazza Dante perché ricordavo che la manifestazione antifascista fosse lì e la ritrovo gremita di poliziotti ma senza alcun manifestante. Mi fermo accanto al marciapiede e fotografo una donna, in macchina ferma al semaforo che scrive messaggi sullo smartphone, con accanto un poliziotto che non le dice nulla. Bah. Decido di fotografare il cartello "Divieto sosta rimozione forzata su tutta la via "MANIFESTAZIONE"" e subito mi si avvicina un poliziotto in borghese che, mostrandomi il distintivo della Polizia di Stato come fosse un tesserino FBI, mi chiede un documento. Spiazzato tolgo lo zaino e gli porgo la carta d'identità. Qui ha il via una conversazione quasi demenziale:

M.P.: "Le fotografo il documento perché non ho una penna" mi dice, e continua "Cosa ci fa qui? Viene spesso da queste parti?"
C.C.: "No", rispondo, "Ho saputo che c'era una manifestazione e sono venuto a vedere cosa facevano e fare qualche foto..."
M.P.: "Ah si? É venuto per avvisare quando partivano?"  
C.C.: "Avvisare chi scusi?
M.P.: "Ah, non lo so.."
C.C.: "Eh, se non lo sa lei... ma che problema c'è" E intanto mi ridà il documento mentre un altro poliziotto in borghese si avvicina e lo affianca.
M.P.: "Ora che ha visto può andarsene, prima di farsi del male"
C.C.: "Perché dovrei farmi male scusi?"
M.P.: "Magari durante una carica... vada che è meglio, poi magari dite che non vi aveva avvisato nessuno e che non facciamo niente per voi, ha visto quello che doveva vedere ora vada, è un consiglio"
C.C.: "Più che un consiglio mi sembra una minaccia... posso rivedere i vostri documenti scusate?"

Mi mostrano entrambi i documenti molto velocemente e si allontanano, in quei pochi secondi riesco a leggere nome e cognome di entrambi. Scrivo un messaggio al cellulare con i nomi altrimenti li dimentico e mentre ammiro piazza Dante ghermita di polizia noto che lo stesso M.P. mi sta fotografando. Gli sorrido. Si nasconde. 

Le camionette in Malpensata
Mi rimetto in sella dirigendomi verso Malpensata passando per via Gavazzeni e, tanto per cambiare, rischio la vita causa SUV nero che supera invadendo la corsia inversa. Gli urlo "CRETINOOO" e torno a pedalare. Arrivato al semaforo del piazzale realizzo che la manifestazione antifascista è qui, davanti agli occhi uno scenario apocalittico: della musica, qualche bandiera mista, anche qui un centinaio di ragazzi, un po' di fumo (che non manca mai, chissà perché poi?) e il piazzale pieno di macchine. Quasi il doppio delle camionette presenti al cimitero, delle varie polizie, attendono l'inizio del corteo che io guardo solamente da lontano. 

Mi fermo qualche minuto e decido di tornare verso casa, sono ormai passate le 15.00 e sono ancora fermi, non ho più l'età per queste cose... o forse non l'ho mai avuta. Voglio raccontare cosa mi è capitato a qualcuno e mi dirigo verso la Ciclostazione ma è chiusa. Andrò a casa, sono quasi stanco e vorrei anche fare altro durante la giornata. Passo per il centro piano piano a cavallo della mia bici gialla e vedo tanta gente affacciata alle vetrine, tanti giovani gustare un gelato in questo caldo pomeriggio d'ottobre... vedo 6 nazionalità diverse affrettarsi nell'attraversare sulle strisce lo stesso semaforo giallo. Mi chiedo il motivo di così poca partecipazione sia all'una che all'altra manifestazione, mi chiedo se queste manifestazioni siano davvero utili agli scopi che le due differenti fazioni si prefiggono; i nuovi fascisti puliti e ordinati che si sistemano il pacco ed i capelli, i nuovi antifascisti vestiti come capita che si sistemano il pacco e si scaccolano... mi chiedo se davvero le persone abbiano voglia di scegliere il proprio futuro o se s'accontentano di vivere alla meglio, protestando solo il necessario, in sordina, perché in fondo credono di non avere potere decisionale. 

Tutto ciò mi intristisce... e alla fine ho pure dimenticato di prendere i funghi.

Carlo "Charlie" Capotorto

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