mercoledì 25 maggio 2016

Come un piccione


A volte sento che tutto va storto... anzi, sovente, non solo a volte, e quando il marcio mi entra nello stomaco vengono fuori questi pensieri, queste "poesie", che altro non sono che un sordido richiamo all'inutilità che continua ad attanagliare il mio stanco trascinarmi in giro.

Come un piccione

Spesso mi sento inutile, senza uno scopo,
e come un piccione sopra alle nuvole,
cago in testa a chi capita, 
senza pensare a cosa viene dopo;
anche se comunque volo,
sono in aria, ma sono sempre solo.

Ma ogni tanto sono viaggiatore, 
sempre meno spesso, certo,
perché il trip è nella testa,
grazie all'immaginazione;
e per fortuna che c'è lei!

Tutto nero, tutto vuoto,
nel silenzio del mattino,
come dentro un guscio d'uovo
che si rompe appena tocca terra.

Si frantuma la mia fragilità
e si riempie di solitudini;
si lacerano i tessuti
della mia sincerità.

Quindi piccione diverrò,
a mangiar briciole da terra,
schivando macchine veloci
e saltellando senza meta;
forse un giorno ancora volerò
e finalmente sparirò.

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