martedì 19 aprile 2016

Pietro il piagnucolone

Pietro il piagnucolone


Pietro il piagnucolone, un tautogramma di Carlo "Charlie" Capotorto
Pietro il piagnucolone
Pietro pensa troppo. Si trova spesso a pensare modi diversi per pensare di meno ma poi il pensiero che gli serva pensare per smettere di pensare gli provoca disturbi allo stomaco. Allora progetta continuamente stratagemmi per permettere ai suoi pensieri di non pesare così tanto sulla sua giornata. E traffica, pianifica, pondera, parlotta, si preoccupa; percorre e ripercorre ogni piaga dei suoi anni provando a perdonarsi per persuadere le piccole perplessità ancora presenti a ripresentarsi. Però più perdura in questa particolare avventura più procura  pena al suo prossimo, proiettando di se una parodia di se stesso. Perseguendo la perdita di pensiero Pietro si trovò presto a prestare poca attenzione ai pericoli della pazzia e, un giorno, mentre pelava le patate con pigrizia e poca pazienza, si penetrò il palmo di una mano con la punta del coltello. Preso dal panico scivolò sul pavimento picchiando la parte molle del collo, spezzandolo. Così Pietro perì.

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