giovedì 23 aprile 2015

Sofia, il sesto racconto di Bergamo in blue

Sofia, il sesto racconto di Bergamo in blue


"Sofia" entra come sesto racconto in Bergamo in blue quasi in punta di piedi, quattro paginette scarse scritte tutte d'un fiato quando un giorno, seduto al computer, mi tornò in mente il mio breve viaggio in Bulgaria. Già, perché Sofia non è una persona, bensì una capitale...ma stiamo, ancora una volta, parlando di un racconto d'amore.

Durante un viaggio di piacere un (giovane?) uomo girovaga per le vie della città sino ad arrivare ad una grande piazza nella quale si svolge il mercato dell'usato. Nel suo saltare tra una bancarella ed un'altra si ferma ad un tavolino tenuto da una bellissima donna, quelle bellezze imbarazzanti quasi difficili da guardare dritte negli occhi, e scova una vecchia macchina fotografica. Da appassionato di fotografia non ci pensa un secondo a prenderla in mano e controllarla in tutte le sue parti...

"Sollevo dalla coperta una vecchia e pesante custodia
marrone e ne slaccio il bottone per aprirla, non so
trattenere un’esclamazione di sorpresa e un sorriso
quando ne tiro fuori una reflex Zenit. Controllo
l'esposimetro e funziona perfettamente, avvicino l'occhio
al mirino e non vedo nemmeno un puntino di sporco
nell'obbiettivo...istintivamente mi giro verso la ragazza
della bancarella e la metto a fuoco con il pollice e
l'indice...lei mi guarda e mi sorride. Senza pensarci
carico la pellicola e scatto. C'era dentro un rullino.
Abbasso la macchina fotografica e alzo la testa, lei mi
guarda sorpresa forse ancora più di me. Continua a
parlare nella sua lingua ed io continuo a non capire una
parola di quel che dice."

Dopo qualche incomprensione un breve viaggio da un fotografo svelerà che....svelerà che dovrete comprare il libro per scoprire come andrà a finire questo breve racconto! Vi dico solo che a Sofia una reflex l'ho comprata, forse la storia è andata proprio così o forse no, ma non è davvero importante, non è un'autobiografia ma un libro di racconti! 

Alla prossima!

C.

giovedì 16 aprile 2015

Regole d'ingaggio, un nuovo progetto in evoluzione

Regole d'ingaggio é un idea, un progetto composto da semplici pensieri. Quando immagini come dovrebbe essere la tua vita e come potrebbe migliorare spesso ti dai delle regole, dei consigli...questi li ho scompattati e scritti con la macchina da scrivere, sono regole e consigli che do a me stesso nei momenti di incertezza, potranno essere utili anche a voi?

Se riuscirò a raccogliere abbastanza coraggio mi posizionerò fuori dalla fiera dei librai e cercherò di vendere le mie "regole d'ingaggio" in cambio di un offerta libera...funzionerà?!

giovedì 9 aprile 2015

Segretamente (il racconto di mezzo)

Segretamente (il racconto di mezzo)


Il quinto racconto di Bergamo in blue è il più corto, solo poche pagine per schiantarsi contro vecchi ricordi e sbattere la faccia su di un amore segreto ma non troppo. Tante volte nascondiamo i nostri sentimenti alla persona amata per colpa di una paura folle di essere rifiutati e venir conseguentemente trascinati (per l'ennesima volta) in fondo al burrone...ed ecco che il nostro protagonista, impacciato come pochi, o forse proprio come me, cerca un approccio verso Anna, una ragazza conosciuta all'epoca delle scuole superiori e ronzante tutt'ora nella sua vita.

"Anna cammina come sempre in via S. Bernardino,
tranquilla e spensierata, bellissima...io invece, sempre sul
lato opposto della strada, la guardo mordendomi le labbra.
Ogni volta che faccio questa strada non posso non
domandarmi chi abbia inventato e posizionato questi
lampioni sul marciapiede, troppo vicini alle case per poter
camminare con l'ombrello senza incastrarsi, troppo stretti
per poter camminare in due...certo, io sono da solo, ma se
un giorno volessi passeggiare con qualcuno al mio fianco
sarebbe impossibile e...mi sto perdendo via...eccola di
nuovo che assapora la sua solita colazione. Sono carico.
Attraverso la strada e velocizzo il passo per cercare di
raggiungerla, sono abbastanza vicino da distinguerne il
profumo quando noto..."

Devo purtroppo lasciarvi con una frase sospesa così da non svelarvi troppo, altrimenti finirei con il postare su questo blog l'intero libro...! 

Quel che vi posso dire però è che questo racconto, come tanti altri, procede lento tra le insidie di Bergamo, in questo caso i pali della luce di via S. Bernardino (provate a camminare in due sul marciapiede, davvero, non riuscirete), mettendo alla luce una realtà a molti sconosciuta, mostrando un arredo urbano fatto da ostacoli più che da aiuti. Forse proprio questo ostacolare il cittadino da parte delle strutture indurisce lo scudo che tante persone ancora portano: non ricevendo alcun aiuto dalle strutture perché mai potrei riceverne da completi sconosciuti? Vi potrei solo dire di lasciarvi andare, vivere più spensieratamente e senza troppe paranoie ma se siete qui a leggere quel che scrivo e avete letto (e capito) il mio libro beh, non c'è bisogno di alcun ulteriore consiglio.